Certo saprai che il basso Appennino reggiano è costellato da numerosi castelli.
Ma sai anche che ognuno di essi è circondato da passeggiate e mini trekking perfetti per una giornata in Natura in famiglia?
I castelli dell’Appennino reggiano furono costruiti quasi tutti poco prima dell’anno Mille per volere degli antenati di Matilde di Canossa.
Erano centri di potere e di controllo del territorio, collocati in posizione strategica sopraelevata e quindi ancor oggi super panoramica!
Muovendoti in auto nel mio bellissimo Appennino, ti capiterà spesso di scorgerne le sagome appollaiate sul crinale.
Oggi però non ti racconterò della loro storia o di come visitarli internamente, ma di 5 semplici passeggiate in Natura nei loro dintorni.
1. Castello di Bianello
Il castello di Bianello si trova nel comune di Quattro Castella, sulle colline reggiane.
Il nome del paese deriva proprio dalla presenza di quattro colli affiancati (Monti Vetro, Bianello, Lucio e Zane) che un tempo erano presidiati da altrettante torri e castelli.
Quello di Bianello è l’unico superstite. Degli altri è possibile intravedere le rovine.
IL TREKKING
Tutta l’area naturalistica dei quattro colli si trova all’interno dell’Oasi LIPU del Bianello.
Una serie di sentieri ben segnati ti permetterà di esplorare gli ambienti di bosco e prato dell’oasi.
Partendo dal parcheggio della chiesa di Sant’Antonino Martire, il percorso completo è lungo circa 6 km di continuo sali e scendi, con un dislivello totale di circa +/- 300 m.
Puoi accorciare il percorso a circa 3 km, percorrendo il solo anello del monte Bianello.
Il percorso più semplice e diretto inizia con la stradina asfaltata che porta al castello, consigliata a chi ha bambini molto piccoli o passeggini.
Per i bambini più avventurosi, consiglio invece d’imboccare il sentiero sulla sinistra della strada asfaltata. Camminerai a fianco del rio Bianello su uno stretto sentierino prima pianeggiante poi sul finale in salita.
Arrivat* alla Corte degli Ulivi, prosegui in direzione Monte Lucio fino al bivio. Per chiudere l’anello prosegui a destra costeggiando il rio Monticelli fino a raggiungere i campi davanti al castello.
Qui puoi scaricare la mappa dell’area.
2. Castello di Rossena
Il Castello di Rossena e la sua torre di Rossenella nascono come strutture militari difensive del vicinissimo castello di Canossa, la residenza di Matilde.
La particolarità della sua rupe è la roccia che la costituisce ovvero l’ofiolite.
Una roccia vulcanica molto particolare che qui a Rossena s’innalza nell’imponente rupe di Campotrera. Che proprio per la sua unicità è stata classificata come Riserva Naturale.
IL TREKKING
Arrivat* a Rossena puoi parcheggiare di fronte al Ristorante Il Melograno oppure al cimitero.
Tutt’attorno alla rupe si snoda un percorso di trekking ad anello molto interessante dal punto di vista geologico che ti porterà a visitare le due antiche cave di pietra.
Il percorso completo, pur essendo molto breve (3 km con circa +/- 250 m di dislivello) non è semplicissimo. E lo consiglierei a bambini dai 5/6 anni per la presenza di alcuni passaggi un po’ ripidi.
Immergendoti nel bosco, però avrai modo di osservare da vicino i pillow lava: rocce vulcaniche sferiche davvero uniche nel loro genere.
Tutti i dettagli sul percorso ad anello alla Rupe di Campotrera li trovi in questo articolo.
Con i bambini più piccoli, ti consiglio di seguire solo la parte del Sentiero Geologico fino a Cava Piccola. Questa parte è davvero piacevole, larga e abbastanza pianeggiante.
Ultimo step finale per tutti, la salita alla torre di Rossenella. Si sale a lato del cimitero con un brevissimo sentiero. Arriverai al punto più alto della rupe con una vista pazzesca su tutto il crinale reggiano e parmense.
La visita interna è solo su prenotazione.
3. Castello di Canossa
Quello di Canossa è il più conosciuto tra i castelli dell’Appennino reggiano, perché costituiva l’antica residenza di Matilde.
Del castello restano solo ruderi a causa dei numerosi storici assedi, dello stato di abbandono in cui il castello è rimasto per anni e della serie di grandi frane che hanno sgretolato parte della rupe.
Nel borgo di Canossa si svolgono tra la primavera e l’autunno diversi eventi. Una di queste è So-spesa sui Calanchi, il mercato contadino dei produttori locali.
IL TREKKING
Parcheggiata l’auto sulla provinciale nei pressi del bivio per Riverzana, potrai intraprendere un percorso ad anello mediamente impegnativo di circa 6 km per circa +/- 250 m di dislivello attorno al Monte Tesa.
Imbocca sulla destra della provinciale, appena prima del bivio per Cavandola, il Sentiero dei Ducati (SD) direzione Cerredolo de’ Coppi e sali nel bosco fino ai grandi prati del monte.
Due querce secolari e una super vista panoramica saranno lì ad aspettarti.
Prosegui sul Sentiero dei Ducati sempre nella stessa direzione fino al bivio con il Sentiero Matilde (SM). Qui gira a sinistra direzione Cavandola.
Da qui la chiusura dell’anello fino a Canossa avviene su asfalto.
Se vuoi vivere un’esperienza magica con i bambini nei dintorni del Castello di Canossa, ti consiglio di prenotare un’attività con Atelier Creativi nel Bosco.
Si tratta di un bosco privato che Jenni ha attrezzato per laboratori di gioco didattico in Natura.
Una volta al mese sono sua ospite per una domenica mattina di passeggiata esplorativa e laboratorio creativo. Se vuoi scoprire il prossimo appuntamento, visita questo link.
4. Castelli nell’Appennino reggiano: Castello di Sarzano
Il Castello di Sarzano è il castello matildico del comune di Casina e si trova sulla stessa antica linea difensiva di basso Appennino dei castelli di Canossa e Rossena.
Il complesso è stato completamente ristrutturato negli anni ’90 e oggi è visibile nella sua veste seicentesca.
Oltre al mastio e alla torre collocati dentro il perimetro delle mura, potrai passeggiare all’interno dell’antico borgo, che oggi ospita un ristorante, e visitare la chiesa di S. Bartolomeo (per le visite consulta il sito).
IL TREKKING
Un percorso ad anello che dal Castello scende fino al torrente Tassobbio e ne costeggia un tratto su un avventuroso sentiero con ponticelli.
Parcheggia l’auto al parcheggio del castello o nel largo piazzale del Carrobbio, sul bivio per Cortogno.
Dopo la visita al Castello, fermati ad ammirare il crinale dal bellissimo punto panoramico per poi prendere il sentiero CAI 650 sulla sinistra e scendere a Casina.
Una volta giunt* sulla provinciale, appena prima della pista dell’elisoccorso, ti troverai davanti alla Porta della val Tassobbio. Un percorso all’interno del paesaggio protetto delle Colline Reggiane – Terre di Matilde.
Il percorso in breve raggiunge il torrente che ti dà il benvenuto con la sua bellissima cascata. In questo tratto pianeggiante incontrerai diversi ponticelli, fino al bivio con il CAI 650A.
Qui ti aspetta la parte un pochino impegnativa del percorso, tutta in salita nel bosco. Si tratta di un anello di circa 5 km con un dislivello di circa +/- 150 m.
Per chi non se la sente di percorrere l’intero percorso, consiglio comunque di arrivare almeno fino alla cascatella che per i bimbi è davvero magica.
Puoi anche spostarti in auto fino al parcheggio del supermercato Ecu e partire a piedi da lì.
Un’altra alternativa può essere scendere a Mulino di Cortogno con l’auto e da lì percorrere un tratto del lungo Tassobbio. Ti eviterai tutto il dislivello.
Giù a Mulino di Cortogno troverai anche l’Agriturismo Mulino in Pietra dove ti aspettano deliziosi pranzetti e merende.
Per l’itinerario completo da Mulino di Cortogno a Sarzano, leggi questo articolo.
5. Castello di Carpineti
Chiudo questa carrellata di castelli dell’Appennino reggiano con il mio preferito.
Il castello di Carpineti si trova arroccato al di sopra dell’omonimo borgo. Il suo nome molto probabilmente deriva dal Carpino, l’albero che popola i boschi nei suoi dintorni.
Ed è proprio in questi boschi che si svolge il trekking che ti consiglio. Su quello che è stato chiamato il Sentiero Dorato: un percorso nel bosco che collega il crinale che va dal Monte Valestra al Monte Fosola, passando proprio dal castello.
IL TREKKING
Parcheggia al Castello e dopo la sua visita (per le visite interne consulta il sito ufficiale) ritorna sulla provinciale e imbocca il sentiero che ti troverai proprio di fronte.
Il percorso in questo tratto ha diversi nomi: Sentiero Spallanzani, Sentiero Dorato, Sentiero di Mandra, CAI 618.
In ogni caso, la nostra destinazione è la Pieve di S. Vitale. E la raggiungeremo con un percorso ad anello di circa 5 km con un dislivello di +/- 150 m.
Il percorso di andata è ombreggiato nel bosco ed è super adatto in autunno alla raccolta delle castagne.
Arrivat* alla Pieve di S. Vitale e ai suoi immensi prati, goditi un pic-nic, tante corse o un momento di relax.
Per il percorso di ritorno, segui le indicazioni di SSP o Sentiero Dorato direzione Carpineti. Un sentiero pazzesco per i suoi scorci panoramici su tutto il crinale reggiano.
Questo il link all’articolo completo con le indicazioni dettagliate.
Lì troverai anche un’alternativa breve adatta a chi cammina con bimbi più piccoli.
Ecco qui i miei consigli sui 5 trekking nei dintorni dei castelli dell’Appennino Reggiano.
Se sei alla ricerca di altre Avventure nell’Appennino Emiliano, ti consiglio Trekking in Appennino Emiliano per Famiglie. La mia Guida Digitale che racchiude ben 15 itinerari semplici in Natura con bambini. Per sapere di più sulla guida e su come averla, leggi qui.
Buon Cammino!
Terry
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