Oggi vorrei raccontarti di un angolo nella valle del Dragone che mi ha stregato per il suo fascino di luogo inesplorato: il Parco delle Ofioliti.
Siamo nel comune di Montefiorino (MO), quasi alla confluenza del torrente Dragone nel torrente Dolo. Una terra piena di misteri e storia, proprio grazie alla presenza di questi grandi affioramenti rocciosi chiamati Ofioliti.
Io l’ho conosciuto grazie al sito di un’amica, Roberta dell’Agriturismo Podere Operaio. In una pagina del loro sito raccontano di bellissime escursioni in zona.
Pront* a seguirci all’Avventura?!
Il Parco delle Ofioliti: i dati tecnici
- Punto di partenza: parcheggio del Parco delle Ofioliti sulla SP486R | Montefiorino (MO)
- Tappe intermedie: Monte Calvario, torrente Dragone, Poggio Medola
- Sentiero: segnato come sentiero delle ofioliti; tratti su asfalto e tratti su sentiero
- Lunghezza: circa 8 km (anello)
- Dislivello: +/- 200 m
- Tempo di percorrenza (passo adulto): 2h 30′ soste escluse
- Punti ristoro: fontanella potabile a Poggio Medola
- Passeggino da trekking: no (possibilità di percorrere strada asfaltata all’interno del parco A/R da Lago a Poggio Medola)
- Difficoltà: intermedio
- Note tecniche: le parti di percorso su sentiero sono poco frequentate e avrebbero bisogno di manutenzione (rami e erba alta che invadono il tracciato). Per questo motivo sono consigliati i pantaloni lunghi anche in estate. Il tratto in discesa dal Monte Calvario è ripida e leggermente esposta. Una corda di sicurezza aiuta la discesa.
- Periodo migliore: da primavera ad autunno. Evitare il percorso dopo piogge abbondanti. Se si vuole bagnarsi nel torrente, consigliato il periodo estivo. Non scordate i dispositivi per la protezione dal sole (cappellino e crema solare).
Cosa sono le Ofioliti in due parole
Le Ofioliti sono tra le rocce più antiche del nostro Appennino e sono di origine vulcanica. Il loro nome deriva dal greco e indica il loro caratteristico aspetto che ricorda la pelle del serpente.
Normalmente sono di colore nero-verdastro o bruno-rossastro e hanno una particolarità: quella di presentarsi con forme bizzarre che le fanno sembrare sculture scolpite.
Ultima curiosità: questa roccia è molto ricca di minerali di rame. Proprio per questo, fin dalla protostoria, esse venivano usate come miniere. Sulla sponda opposta al Parco, per esempio, si trovano le miniere di rame della Valle del Dragone.
Il parco delle Ofioliti di Montefiorino: come arrivare
Dal centro di Montefiorino, procedi sulla strada provinciale 486R, direzione Piandelagotti. Dopo circa 6 km, troverai sulla sinistra un piccolo ma ben segnalato parcheggio.
Qui siamo sul monte Calvario, una delle due bellissime rocce ofiolitiche della nostra avventura. E proprio da qui inizia il nostro sentiero.
Prima di partire puoi scavalcare la sbarra di fronte a te per arrivare, in meno di 5 minuti, ad un punto panoramico all’altezza della piccola chiesetta. Da qui potrai ammirare la valle e la discesa che ti aspetta.
Per i più audaci, proseguendo su questo sentiero si può arrivare sulla cima del monte Calvario e all’ingresso della Grotta dell’Eremita.
Il percorso di andata: la discesa del Monte Calvario
Il percorso che abbiamo fatto è un anello, ma è molto importante non sbagliarne il senso di marcia: dal parcheggio, guardando la provinciale, prendi il sentiero sulla sinistra.
La discesa inizia subito decisa all’interno della boscaglia: al primo bivio, anche se non segnalato, continua a scendere a sinistra, immergendoti nel bosco.
Dopo poco il paesaggio cambia: ti troverai davanti ad una scalinata nella roccia che scende abbastanza ripidamente fino alla base del monte.
Una corda di sicurezza a lato parete assicura la discesa, mentre il lato a valle è protetto da parapetto in legno. Il fondo è roccioso e a tratti scivoloso. Consiglio di prestare molta attenzione, soprattutto se si procede con i bambini.
Il panorama comunque da qui è meraviglioso e permette di scoprire da vicino le forme e la composizione delle ofioliti.
La discesa termina con un’ultima parte in un bosco fitto e pieno di massi giganti caduti chissà quanto tempo fa. Finalmente arrivati alla base, potrai ammirare il Monte Calvario in tutta la sua maestosità.
L’arrivo al torrente e la pausa pic-nic
Il sentiero esce dal bosco e si ricongiunge con la strada asfaltata che attraversa il parco. Tieni la destra e, camminando sulla strada assolata, inizierai ad intravedere la più piccola roccia ofilitica del parco: il Poggio Medola.
Appena prima di arrivare al paesino alle sue pendici, svolta di nuovo su un sentiero sulla sinistra, seguendo le indicazioni per il torrente.
E finalmente arriverai alle sue sponde: grandi massi dai mille colori, una piccola cascatella verso monte e una piccola gola verso valle.
L’ombra scarseggia: noi ne abbiamo trovata un pochino sulla sponda opposta. Che però è raggiungibile solo guadando il torrente a piedi nudi. La possibilità o meno di attraversare dipende ovviamente dalla stagione e dalla portata dell’acqua.
In estate però, fermarsi un paio di ore a giocare con l’acqua è sicuramente un gran divertimento per i bambini. Durante la nostra visita nell’estate 2020, vi erano anche tratti con vere e proprie pozze più profonde in cui era possibile fare il bagno.
Gli indispensabili per questa sosta sul torrente sono: un telo da pic-nic, crema solare e costume, un telo per asciugarsi e un cambio.
Il percorso di ritorno: l’anello di Poggio Medola
Prima di rientrare sulla strada asfaltata puoi decidere di seguire le indicazioni per l’Anello del poggio. Una leggera discesa nel bosco fino alle sue pendici, seguita da una ripida, ma breve salita prima nel bosco e poi in mezzo ad un bel campo.
In questo modo ti ricongiungerai poco più avanti alla strada asfaltata proprio all’altezza del paesino di Poggio Medola. Quattro case avvinghiate alla roccia. Solitarie ed affascinanti.
Il rientro avviene lungo la strada asfaltata. Il percorso in leggera salita, ma facilmente percorribile, permette bellissimi scorci sulla Valle del Dragone e sul Monte Calvario.
Ad un certo punto troverai un bivio sulla sinistra: un sentiero che indica il Monte Calvario e che si snoda tra i prati e poi nel bosco. Quest’ultima parte, seppur breve, sale abbastanza decisa fino al parcheggio.
Il Parco delle Ofioliti con passeggino
Il percorso su sentiero non è ovviamente accessibile con passeggino.
Se vuoi però fare una piacevole passeggiata nel Parco per ammirare le rocce ofiolitiche, è possibile accedere con passeggino lungo la strada asfaltata.
In questo caso, parcheggia l’auto a Lago e segui la strada fino a Medola per poi rientrare sullo stesso tracciato. Il percorso andata e ritorno è lungo circa 3 km. In ogni caso, l’ultimo tratto per accedere al torrente non è accessibile con passeggino.
Di contro, la strada asfaltata è comunque accessibile anche in auto: se si vuole arrivare al torrente più velocemente basterà parcheggiare a bordo strada.
Ti lascio infine la mappa del percorso scaricata dal sito del Comune di Montefiorino (MO).
Conoscevi la Valle del Dragone e il suo Parco delle Ofioliti? Avresti voglia di avventurartici?
Sei alla ricerca di Avventure nell’Appennino Emiliano, ti consiglio Trekking in Appennino Emiliano per Famiglie. La mia Guida Digitale che racchiude ben 15 semplici itinerari in Natura con i bambini. Per sapere di più sulla guida e su come averla, leggi qui.
Se cerchi un’altra interessante escursione nella valle del Dolo, leggi della nostra giornata sulla via Matildica del Volto al Ponte di Cadignano.
Se invece cerchi un altro sentiero geologica in cui vedere da vicino bellissime ofioliti, leggi dell’escursione alla rupe di Campotrera.
Buona Avventura!
Terry
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