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Parco Fluviale Regionale del Taro con bambini

PARCO FLUVIALE REGIONALE DEL TARO E MUSEI DEL CIBO

Oggi ti propongo un interessante itinerario tra Natura e Civiltà Contadina adattissimo ad una domenica primaverile. Vieni alla scoperta del Parco Fluviale Regionale del Taro, nell’alta pianura parmense.

Percorreremo un divertente sentiero d’acqua all’interno di un fitto boschetto fino ad un’antica corte medievale. Qui visiteremo ben tre musei: colorati, interattivi, didattici ed estremamente adatti ai bambini. Ed infine scopriremo i principali abitanti del parco: le specie avifaunistiche.

Pront* per un’altra avventura in Natura?

Il Parco Fluviale Regionale del Taro

Il Parco Fluviale del Taro si trova tra Fornovo, Collecchio e Ponte Taro, a poco più di 15 km dal capoluogo parmense.

L’area protetta è di circa 2000 ettari e si compone di diversi ambienti, tutti visitabili attraverso una vasta rete sentieristica. Si passa dal greto del torrente alle praterie aride dei terrazzi fluviali. Fino al bosco ripariale che circonda i canali secondari.

Questa ricchezza paesaggistica garantisce all’area anche una grande varietà di flora e di fauna. La principale particolarità del parco è sicuramente la varietà di specie di uccelli che la popolano e che qui trovano ottimo luogo in cui nidificare durante gli spostamenti migratori.

Quindi la mia proposta per la tua giornata nel Parco Fluviale del Taro si divide in 3 parti:

  • una passeggiata molto semplice lungo un bellissimo sentiero d’acqua
  • la visita di tre piccoli ma curatissimi musei all’interno di un importante luogo storico
  • l’osservazione degli uccelli nel loro ambiente naturale
Parco fluviale regionale del Taro

1. Il Sentiero d’acqua e il Giardino delle Farfalle

L’escursione che ti propongo è una semplice passeggiata pianeggiante che collega la chiesa di Oppiano alla Corte di Giarola, il fulcro del parco. Si tratta di un percorso A/R di circa 4,5 km.

Se la lunghezza è troppa, il mio consiglio è di lasciare l’auto direttamente a Giarola e di percorrerne solo un breve tratto a ritroso.

Se invece le distanze non sono un problema, lascia l’auto nel parcheggio sotto la chiesa di Oppiano e scendi la scaletta che ti conduce all’interno del boschetto. Tieni la destra e le indicazioni per Giarola. Superati i due ponticelli ti ritroverai sui prati del terrazzo fluviale.

Qui comincia il Sentiero delle Farfalle: un percorso su prato che in primavera ed estate è particolarmente ricco di lepidotteri di diverse specie. La più rara è la Zerinzia: una farfalla gialla venata di nero.

Sentiero delle Farfalle di Oppiano

Dopo aver ricercato farfalle tra le erbe alte ed esserti fermato ad ammirare il torrente, prosegui dritto. Il sentiero rientra nel bosco di pioppi e salici che costeggia il corso del Naviglio del Taro. Un canale d’irrigazione artificiale parallelo al corso del torrente e dal quale prende acqua.

Questa è sicuramente la parte più bella del percorso e più adatta ai bambini che saranno attratti dalla costante presenza dell’acqua che scorre, curva, incrocia altri rami, accelera o rallenta.

Prosegui fino ad incontrare il magnifico ponte sulla chiusa: un’opera idraulica antica molto suggestiva e che produce una piccola cascatella. Subito dopo la chiusa, tieni la destra e sarai arrivato alla Corte di Giarola.

Passeggiate per famiglie nel Parco fluviale regionale del Taro

2. La Corte di Giarola e i Musei del Cibo

Questo bellissimo complesso di origine medievale ha assolto diversi ruoli nel tempo. Proprio durante il Medioevo è stato un importante centro religioso e di controllo agricolo del territorio.

Nonché ostello per i pellegrini che percorrevano la vicina via Francigena.

Usata nei secoli centrali dell’età moderna come sede militare, nell’800 la Corte riprende la sua vocazione agricola trasformandosi in fabbrica per la produzione della passata di pomodoro con annesso caseificio.

Oggi Giarola è la sede di tre importanti musei: il Centro Visite del Parco e due Musei del Cibo, quello della Pasta e quello del Pomodoro.

La Corte di Giarola e i Musei del Cibo

Il Centro Visite occupa un ambiente di ex stalla e illustra i principali aspetti del Parco Fluviale Regionale del Taro. La geologia e le caratteristiche del torrente, la flora e la fauna che abitano il parco.

Come dicevo, gli animali più importanti dell’area sono gli uccelli, qui visibili in diorami. Aironi bianchi maggiori e cinerini, occhione, gruccione e la sterna comune, l’uccello simbolo del parco.

Molto interessante l’area didattica e gioco per i bambini con diverse proposte che permettono di toccare con mano i tesori della Natura. Dai libri in legno che spiegano le diverse specie arboree al forziere pieno di tesori naturali.

Parco del Taro: centro visite

Anche i Musei del Cibo meritano sicuramente una visita. Il biglietto può essere singolo per ogni museo o cumulativo per tutti e sette con validità un anno. Qui tutte le info sulle altre sedi.

Ogni Museo del Cibo racconta la storia di un prodotto tipico del territorio parmense: qui a Giarola potrai scoprire tutto sulla passata di pomodoro e sulla pasta. Le collezioni espongono macchinari per la produzione: dai più antichi fino all’industrializzazione.

Ai bambini vengono consegnate le mappe dei musei: inquadrando il QR code col telefono è possibile ascoltare un’audio guida studiata apposta per i più piccoli.

Ogni scorcio è davvero affascinante: da vecchi scolapiatti alle locandine storiche stile liberty. Dai macchinari per il riempimento delle latte all’automobile pubblicitaria sovrastata dal tubetto di concentrato Mutti.

Museo della Pasta - Musei del cibo

3. L’oasi faunistica di Chiesuole

Se ti resta ancora un po’ di tempo, una volta tornat* all’auto dallo stesso sentiero dell’andata, dirigiti a Nord verso Madregolo e imbocca strada Varra Inferiore che ti condurrà direttamente all’Oasi.

L’Oasi di Chiesuole è un laghetto artificiale dato dal riempimento di una ex cava estrattiva. Questo fenomeno, molto diffuso in tutta l’Emilia, ha dato origine ad un’area di riequilibrio ecologico molto importante per diverse specie di uccelli.

Qui vivono, qualcuno tutto l’anno e qualcuno solo stagionalmente, svariate specie di anatre e aironi, cormorani, uccelli limicoli e ovviamente la sterna comune.

L’habitat incontaminato è visibile attraverso dei capanni di avvistamento: delle casette in legno con piccole finestrelle a feritoia che permettono di sbirciare la vita del lago.

Se visiti l’Oasi insieme ai bambini, ricorda di portare con te un binocolo, l’immancabile oggetto del kit del piccolo bird-watcher!

Birdwatching nel Parco del Taro

Parco Fluviale Regionale del Taro: ultimi consigli

  • La passeggiata da Oppiano a Giarola è tutta pianeggiante e non presenta particolari difficoltà, ma non è accessibile con i passeggini.
  • Inoltre ricorda che, trattandosi di ambiente fluviale, il bosco è costituito principalmente da pioppi. In primavera inoltrata i piumini potrebbero dare fastidio a chi soffre di allergia.
  • A Giarola troverai il Bar Ristorante Corte di Giarola, ma anche un’area pic-nic con tavoli e panchine. Se cerchi un ottimo ristorante per famiglie nella zona ti consiglio la Trattoria Le Valli in centro a Collecchio.
  • I musei sono accessibili con passeggino (il museo della pasta è al primo piano con ascensore). Il Centro Visite è gratuito, mentre i Musei del Cibo sono gratuiti per bambini sotto i 6 anni.
  • L’Oasi avifaunistica è parzialmente accessibile con passeggino, seguendo un percorso studiato per i diversamente abili che porta ad un capanno con feritoie ad altezza carrozzina.
  • Ricorda che tutte le oasi avifaunistiche sono generalmente chiuse nei mesi invernali più freddi. Per tutte le info su orari e modalità di visita, ti lascio il link al sito dei Parchi del Ducato.
Museo del Pomodoro

Ecco qui un bel programma per la tua domenica di Maggio nel Parco Fluviale Regionale del Taro. Non ti resta che partire all’Avventura!

Se ti interessa un altro curioso museo della civiltà contadina in zona, ti consiglio di leggere questo articolo sul Museo Ettore Guatelli.

Se invece ti interessa conoscere altri posti in Emilia in cui avvistare gli animali selvatici nel loro ambiente naturale, ti consiglio di leggere questo articolo.

Buone Avventure di Primavera!

Terry

Terry

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