Il rio Tassaro è un piccolo affluente del torrente Tassobbio che si trova nel Comune di Vetto nel primo Appennino Reggiano. Seguendo alcuni sentieri ben segnati, molto suggestivi ed avventurosi, è possibile raggiungere la sua Cascata.
Purtroppo una recente frana ha colpito la parte terminale del sentiero, proprio appena prima di giungere sotto il balzo principale della cascata.
I lavori di manutenzione a cura del CAI di Reggio Emilia, hanno reso di nuovo accessibile l’area, anche se questo ultimo tratto è sconsigliato ai bambini più piccoli, per la presenza di grossi massi e punti un po’ più pericolosi.
Oggi ti propongo due possibili itinerari per raggiungere la cascata, a due diversi livelli di difficoltà, ma entrambi molto suggestivi
Seguimi alla scoperta!
Raggiungere la Cascata del Tassaro: 2 possibili percorsi
La Cascata della Val Tassaro si può raggiungere tra 2 punti di partenza, ognuno con un diverso grado di difficoltà. Io li ho provati entrambi in due momenti diversi: Giugno 2021 e Marzo 2022.
Ecco qui un piccolo schema iniziale che ti permetterà di capire qual è il giro che fa al caso tuo:
- Percorso andata e ritorno con partenza dal Mulino di Chichino: un percorso pianeggiante di circa 1,5 km (andata e ritorno) adatto anche ai più piccoli
- Percorso ad anello da Crovara: un anello di quasi 4 km in continuo sali e scendi, con punti anche piuttosto ripidi. Adatto ad adulti o bambini più grandi abituati a camminare in montagna.
Percorso 1: il Mulino di Chichino
Chichino è un antico mulino ad acqua, raggiungibile in auto dalla strada val d’Enza attraverso una deviazione sulla destra appena dopo Compiano.
Un tempo era azionato dalle acque del torrente Tassobbio. Anche se oggi non ha più la ruota, l’acqua attraversa comunque la struttura in pietra, scendendo come lungo una scalinata.
Il mulino è un luogo affascinante che sembra davvero fermo nel tempo. Purtroppo però dalla morte del proprietario nell’estate 2021, non è più accessibile al pubblico.
Il sentiero inizia poco più avanti, superato il ponte sulla sinistra, ed è contrassegnato come SD (Sentiero dei Ducati).
La passeggiata è molto piacevole: il sentiero, quasi sempre pianeggiante, costeggia l’accessibilissimo corso del torrente.
Ad un certo punto, troverai un bivio con un ponticello in legno. Prosegui dritto seguendo le indicazioni per cascata (CAI 670B) e in breve sarai arrivat* a destinazione.
Percorso 2: anello da Crovara
Sempre dalla Strada Val d’Enza, ma poco dopo, all’altezza di Buvolo, sali in auto a sinistra in direzione Piagnolo e Castellaro.
Dopo circa 6 km, ti troverai a Crovara: un piccolo borgo con una chiesetta e un piccolo ostello sotto ad una rupe rocciosa sulla quale un tempo sorgeva un castello di cui sono ancora visibili i resti.
Dirigendoti verso la chiesa, troverai l’indicazione per il sentiero CAI 670B che conduce alle Cascate della Val Tassaro. Ti accorgerai che i cartelli indicano la cascata anche nella direzione opposta, ma ti consiglio di usare quest’ultimo sentiero per il ritorno.
Il percorso entra subito nel bosco ed inizia con una ripida discesa in cui bisognerà prestare un pochino di attenzione. Questa parte del percorso, ad inizio Giugno 2021 ci ha regalato le prime fragoline della stagione!
La ripida discesa ti condurrà alle sponde del Rio Tassaro. Attraversa ora il suggestivo ponticello di legno ed inizia l’impegnativa salita verso il borgo di Scalucchia. L’ultima parte per raggiungere il borgo sale in mezzo ai campi.
Il sentiero per le Cascate dal borgo di Scalucchia
Scalucchia è un grazioso borgo in sasso. Alle nostre spalle svetta la rupe di Crovara da cui siamo partiti e tutt’attorno le colline reggiane fanno da cornice scenografica.
Segui le indicazioni per le Cascate, girando prima a destra poi subito a sinistra. La strada esce dal borgo, diventa di nuovo un sentiero nell’erba alta e presto torna ad intrufolarsi nel bosco in ripida discesa.
Qui i sentieri sono due: il CAI 670C, più diretto e ripido, e il CAI 670B leggermente più lungo. Noi abbiamo seguito il primo, anche se a tratti risulta stretto e leggermente esposto.
Finalmente raggiungerai di nuovo il letto del rio e la tanto attesa destinazione: la Cascata!
Come dicevo, la frana ha reso parzialmente inagibile la parte finale del percorso che conduce proprio sotto il salto principale.
Nel Giugno 2021 abbiamo dovuto guadare a piedi nudi, mentre ora il percorso è stato ripristinato e segnato e risulta di nuovo accessibile.
Resta comunque a mio avviso, e anche a detta dei cartelli tutt’attorno, un tratto per escursionisti esperti e difficilmente accessibile per i bambini.
Per raggiungere la pozza del balzo principale, infatti, bisogna saltare di sasso in sasso e passare in mezzo a grossi massi crollati. Ma una volta raggiunta la destinazione, lo spettacolo è memorabile!
La chiusura dell’anello
Per chiudere l’anello e tornare a Crovara, dovrai seguire le indicazioni per Mulino di Chichino (CAI 670B) costeggiando per un tratto il corso del rio Tassaro.
Dopo breve troverai un bivio con un ponticello sul rio sulla destra: attraversalo seguendo le indicazioni per SD direzione Pineto.
Preparati a circa 1,5 km di costante e a tratti ripida salita, alternando tratti ombreggiati nel bosco a tratti più soleggiati a bordo dei campi.
Alla fine di quest’ultimo tratto leggermente faticoso, raggiungerai Crovara da dietro. In questo modo avrai la possibilità di apprezzare una visione d’insieme sulla rupe.
Escursione nella Val Tassaro: informazioni pratiche
- Il tempo di percorrenza CAI del percorso Chichino-Cascata è di circa 30′.
- I tempi di percorrenza progressivi con passo adulto del percorso ad anello, invece, sono: Crovara-Scalucchia (20′), Cascate (20′), Crovara (40′). Il dislivello totale è di circa +/- 150 m, composto però da un susseguirsi di salite e discese dai borghi più alti al letto del torrente più basso.
- I sentieri sono tutti ben segnalati, ma il tratto del CAI 670C che da Scalucchia scende alla cascata risulta a tratti molto ripido, stretto e leggermente esposto. Necessita quindi di qualche attenzione in più.
- Consiglio molta prudenza se deciderai di proseguire oltre il cartello della frana con i bambini: non ci sono passaggi definibili pericolosi, ma in un tratto è necessario passare su grossi massi prestando molta attenzione a dove si mettono i piedi.
- Lungo tutto l’itinerario non si incontrano punti ristoro o fontane.
- Il percorso è perlopiù all’interno del bosco quindi quasi completamente ombreggiato.
- Per la presenza di tratti del sentiero in mezzo all’erba alta, nei periodi estivi è consigliabile indossare pantaloni lunghi e scarpe alte per evitare il rischio di morsi di zecca.
Sei alla ricerca di Avventure nell’Appennino Emiliano, ti consiglio Trekking in Appennino Emiliano per Famiglie. La mia Guida Digitale che racchiude ben 15 semplici itinerari in Natura con i bambini. Per sapere di più sulla guida e su come averla, leggi qui.
Se vuoi leggere di un’altra nostra avventura nelle colline reggiane, leggi del percorso ad anello per la Tana della Mussina.
Se invece cerchi qualche consiglio pratico su come organizzare un’escursione estiva in montagna con bambini, leggi questo articolo.
Buon Cammino!
Terry
Ciao, bellissimo grazie! Ti volevo chiedere se hai aggiornamenti per le cascate del reggiano (Lavacchiello e Tassato), rispetto ai tratti più dissestati.
Grazie!
Benedetta
Ciao Benedetta! Grazie. Da quello che so, il sentiero che collega la Presa Alta e le cascate del Lavacchiello è molto pericoloso: tratti ripidi, in erosione ed esposti. Assolutamente sconsigliato con i bambini. Io lo sconsiglio in generale. Il sentiero per la cascata del Tassaro, invece, come scrivo nell’articolo, è stato ripristinato. L’ultimo tratto che porta a vedere la cascata è stato riclassificato solo per escursionisti esperti perché c’é da camminare sopra ai massi di frana. Non è di per sé pericoloso, ma certamente non adatto a bambini piccoli. Se ti interessa conoscere altre cascate emiliane, in questo articolo ti racconto tutte quelle che abbiamo visitato: https://andiamoallavventura.it/2022/04/06/cascate-emilia-romagna/
Grazie mille!