Sui Colli Berici, la vita dell’Uomo è da sempre strettamente connessa alla Roccia. L’Eremo di San Cassiano ne è una delle prove più affascinanti.
In questo territorio infatti, già dall’età romana, la pietra rappresenta un materiale da costruzione importantissimo. Di cui oggi resta testimonianza nelle numerose cave, alcune delle quali ancora in uso.
Ma non tutte le cavità beriche sono opera dell’Uomo. L’area, infatti, è costellata di grotte, anfratti e ripari che si sono formati naturalmente grazie all’azione dell’acqua.
Luoghi in cui l’Uomo ha trovato riparo già da tempi lontanissimi, da tempi preistorici.
Uno di questi luoghi si trova proprio nella falesia di Lumignano. E oggi ti racconterò la sua storia.
L’Eremo di San Cassiano: come arrivare
L’Eremo di San Cassiano si raggiunge da Lumignano di Logare, nel lato nord orientale dei Colli Berici, a circa 15 km da Vicenza.
Lumignano è un piccolo borgo che negli ultimi anni è diventato molto famoso per i percorsi di arrampicata sportiva che risalgono le pareti a strapiombo della sua alta falesia.
Dopo aver parcheggiato l’auto in uno dei parcheggi in centro al paese, segui via Campanonta e all’altezza del Circolo Alpini, prendi il sentiero sulla destra, indicato come sentiero n. 3.
Fai attenzione a non imboccare la diramazione per il sentiero n. 2 che sale ripido sulla sinistra fino alla sommità del Monte della Croce.
Il sentiero n. 3, invece, si mantiene in leggero sali e scendi sulla mezzacosta. Passerai davanti alla deviazione per il Covolo del Prussiano (una casa di primo novecento ricavata in una grotta) e alla Grotta dell’Orso.
Dopo circa un chilometro, sulla sinistra, troverai ben indicata la deviazione per l’Eremo. Qui inizierà una breve ma ripida salita.
La visita dell’Eremo
L’Eremo di San Cassiano è un luogo privato, visitabile solo con visita guidata la prima domenica di ogni mese.
Già arrivando al primo cancello ti renderai conto dell’unicità di questo luogo. Di come l’Uomo abbia sfruttato la naturale presenza di cavità e sporgenze rocciose per creare luoghi abitativi, di culto o sepolcrali.
La struttura attuale è costituita tra tre pareti artificiali e sfrutta la naturale parete di roccia come chiusura posteriore.
L’edificio è stato costruito nel corso del 1600 sopra ai resti di un’antica chiesa di VI-VII sec.
Tutta l’area è stata soggetta a scavi archeologici che hanno portato alla luce resti di altri edifici.
Tra questi è stata ipotizzata la presenza di tettoie lungo tutta la parete di accesso la cui funzione non è stata ancora ben identificata.
All’interno dei covoli e degli anfratti rocciosi, inoltre, sono state trovate ben 13 sepolture di un periodo compreso tra il V e il IX sec.
Oltre a queste straordinarie testimonianze umane, l’Eremo di San Cassiano ti donerà altre piacevoli ed inaspettate soprese!
Primo fra tutti lo spettacolare panorama sulla falesia del Brojon proprio di fronte a te. In questa seconda parete di roccia a strapiombo si distinguono anche in lontananza una sequenza di cavità e grotte.
Una di queste, la grotta del Brojon appunto, è stata soggetto di scavi archeologici che hanno portato alla luce testimonianze risalenti addirittura all’Uomo di Neandertal!
Il secondo grande e inaspettato regalo è la vista dei due falchi pellegrini che vivono sulla parete rocciosa proprio sopra l’Eremo! Se sarai fortunat*, li vedrai volteggiare o appollaiati su un ramo o sentirai i loro acuti richiami.
Terza ed ultima meraviglia: prosegui fino al Belvedere sul fondo. Oltre ad essere un luogo fortemente contemplativo, potrai ammirare un albero di cipresso in una innaturale posizione obliqua. Mistico e magico con la sua straordinaria corteccia a spirale.
La falesia di Lumignano: testimonianze sottomarine
Dall’Eremo, proseguendo la visita raggiungerai l’ingresso delle grotte. La Guida ci spiega come nei secoli scorsi siano state utilizzate dall’Uomo come ricovero per animali o attrezzi.
Ma il vero spettacolo sta proprio sulle pareti di roccia.
E se ti dicessi che l’alta parete di roccia di Lumignano è la testimonianza di un antichissimo fondale oceanico sottomarino?
In tempi geologici, infatti, quando l’acqua del mare occupava gran parte del continente, la deposizione strato su strato di sabbie e materiali organici ha portato alla formazione di questa roccia.
La dimostrazione di questo processo si ha in alcuni punti della grotta dove sono ancora ben visibili gli alveoli a nido d’ape dei coralli fossili che abitavano questi antichi fondali.
Quindi ecco perché ti consiglio la visita dell’Eremo di San Cassiano. Perché si tratta di un luogo intriso di Storia: antica, moderna e geologica.
E perché si tratta di un luogo dove Spiritualità e Natura si mescolano in un’unione magica.
Ora non ti resta che partire alla sua scoperta! Per maggiori informazioni, ecco il link alla pagina del Gruppo Speleologico Proteo che si occupa delle visite guidate.
E se stai programmando una gita sui Colli Berici, leggi anche questo articolo dove ti consiglio altri 5 luoghi imperdibili nei dintorni di Zovencedo.
Buona Domenica in Natura!
Terry
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