Oggi voglio portarti in un bosco incantato, dove gli alberi prendono vita grazie a magnifiche opere d’arte. Dove Uomo e Natura sono davvero legati da un filo invisibile, ma fortemente percettibile. Vieni con me a Art in Wood: il Museo all’aperto del Castagno di Zocca.
Ci troviamo nel comune di Zocca, nel limite più orientale dell’Appennino Modenese, al confine con la Val Samoggia e a circa 50 km dal centro città.
Terra di castagne e borlenghi, la gita di oggi è una meta perfetta per i weekend di Ottobre!
E allora partiamo insieme all’Avventura!
Art in Wood: il progetto
Art in Wood è un progetto artistico che si svolge ogni anno dal 2012 nel bosco di Monte S. Giacomo a Zocca. Nato con l’intento di promuovere il rapporto tra Uomo e Ambiente con particolare riferimento al bosco e al suo rispetto.
Dal 2012 ad oggi, ogni anno diversi artisti hanno proposto nuove opere che rispecchiano questa ideologia e che sfruttano i materiali naturali locali per rappresentarla.
In questo modo il castagneto di Monte S. Giacomo si è animato di innumerevoli creazioni che si integrano perfettamente con il bosco, rendendolo ancor più vivo e a tratti magico.
Ogni anno si aggiungono fino a 5 nuove opere e a Settembre di quest’anno è stato festeggiato il decennale della manifestazione.
Il progetto è nato come collaborazione tra l’Associazione La Sclucadora, il Museo del Borlengo e del Castagno di Zocca, il Comune di Zocca e il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina.

Il Museo aperto del Castagno di Zocca
Il mio consiglio è di lasciare l’auto al Museo del Borlengo e del Castagno e da qui di proseguire a piedi seguendo le indicazioni per Art in Wood.
Non esiste un vero e proprio percorso obbligato: le opere sono distribuite un po’ ovunque all’interno del castagneto. Qua e là troverai frecce che indirizzano il tuo percorso. Ma è bello anche girovagare liberamente lasciandosi guidare dalla curiosità di scoprire cosa si trova dietro l’angolo.
Il percorso è per lo più pianeggiante e di facile percorrenza. Non è un anello, ma sarà necessario tornare indietro sui propri passi. In totale si tratta circa di 2,5 km totali.
Ogni opera è accompagnata da un pannello che ne indica il titolo e il significato, aiutandoti a comprendere l’intento artistico dell’autore.
Ogni albero è una scoperta: la piccola Guardiana del bosco, lo Spirito Libero, la Raccoglitrice di Castagne, Cibele, Il Mandala della Vita. Tante sono le opere. Tutte evocative e uniche.
Visitare il Museo aperto del Castagno di Zocca in autunno è anche un’occasione unica per vedere i castagni pronti a donarci i loro prelibati frutti. Se ti attrezzerai con uno zainetto potrai anche raccogliere le castagne dai ricci caduti.

Il Castagno: l’albero del Pane
Il Castagno è un albero vigoroso e possente che se lasciato crescere arriva ad avere un tronco nodoso, possente e contorto. Ma è anche un albero umile e generoso che dona i suoi frutti all’uomo e agli animali e ospitalità al Piccolo Popolo.
Passeggiando in un castagneto, infatti, avrai come l’impressione di essere osservato: dentro le cavità dei vecchi alberi si nascondono le case di gnomi, folletti e fate.
Il castagno è chiamato da alcuni l’Albero del Pane, perché per tanto tempo le comunità montane hanno sfruttato i suoi frutti per produrre la farina di castagne, la base dell’alimentazione montanara fino alla metà del ‘900.
Viene usato sin dall’antichità per talismani di buon auspicio per i viaggiatori e per gli innamorati e per costruire le culle dei neonati augurandogli di crescere sani e forti.
Camminando nel castagneto sentirai un forte senso di protezione e accoglienza. Se andrai nel bosco in Autunno a raccogliere i suoi frutti, non perdere l’occasione di fermarti sotto la folta chioma di uno dei suoi alberi per ringraziarlo e abbracciarlo.
Perché lui non lo chiede, ma ogni tanto gli fa piacere sentire ricambiato tutto il suo Amore disinteressato.

Altre idee per la giornata
Se andrai a visitare il Museo aperto del Castagno di Zocca, ecco una lista di proposte per completare la giornata:
- visita il Museo del Castagno e del Borlengo: il piccolo museo all’interno dell’Ospitale di S. Giacomo mostra il rapporto tra l’Uomo e il Castagneto nei secoli, attraverso l’allestimento degli oggetti usati per la lavorazione dei suoi prodotti. Per maggiori info sugli orari di apertura, visita la pagina ufficiale.
- concediti un pranzo tipico montanaro all’Antica Locanda la Canonica: a Montalbano, a circa 15 minuti in auto da Monte S. Giacomo, troverai un ristorante dai gusti genuini che mescola tradizione e innovazione. I piatti infatti sono prodotti con materie prime locali e della tradizione, rivisitati in abbinamenti originali.
- goditi un pomeriggio spensierato al Monte della Riva: sempre in una quindicina di minuti, dirigiti a Samone e, parcheggiata l’auto in via Nicolai, raggiungi l’area pic-nic di Monte della Riva, seguendo le indicazioni per il SAS1 direzione Zocca. Dopo circa 1 km, troverai un piccolo oratorio nel bosco con un bellissimo prato con griglie e tavoli da pic-nic. Ricorda che un salto al punto panoramico è d’obbligo!

Ecco qui la mia lista di consigli per una domenica d’autunno tra i castagneti del Comune di Zocca.
Se vuoi leggere di un’altra gita autunnale nel castagneto, ti consiglio questo articolo sul Bosco del Poranceto nell’Appennino Bolognese.
Se invece cerchi un’escursione autunnale, leggi dell’anello sul Sentiero Dorato dal Castello di Carpineti.
Buon Autunno e Buon Cammino,
Terry
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